domenica 31 gennaio 2016

1° tappa: SIENA - PONTE D'ARBIA (km. 29)

La I° tappa del nostro cammino verso Roma è un percorso alquanto suggestivo che si svolge lungo le strade bianche della Val D'Arbia, con panorami caratterizzati dal profilo di Siena e dalle grandi distese di grano, al nostro passaggio ancora rigogliosamente verde perché appena germinato dalla terra. Il cielo è coperto ma non minaccia pioggia. Si può camminare bene perché la temperatura è mite nonostante siamo nei cosiddetti giorni della merla.
Il nostro punto di partenza è la splendida Cattedrale di Siena che sorge proprio di fronte allo "spedale" che offriva le cure sanitarie ai pellegrini della Via Francigena. La Cattedrale è dedicata a Santa Maria Assunta che in qualità di "Incoronata" viene raffigurata nella cuspide centrale della facciata. Da pellegrini sostiamo silenziosi all'interno della cattedrale ancora vuota per ammirare gli affreschi e le belle volte, ma anche per affidare il nostro cammino alla Divina Provvidenza e alla Madre di Dio. 
La cattedrale di Siena è una meraviglia architettonica di stile romano-gotica, decorata all'esterno con molteplici marmi preziosi.
La facciata della cattedrale è ornata con una pluralità di animali fantastici, profeti, filosofi e sibille...
... e naturalmente non manca la Lupa che allatta Romolo e Remo.
L'imponente torre campanaria della cattedrale in fasce in marmo bianco e verde è dotata di sei ordini di finestre, che da monofore (quelle più in basso) diventano esafore (quelle più in alto). 


Girando attorno alla cattedrale passiamo a fianco del grande battistero dedicato a S. Giovanni Battista.

Dalla cattedrale alla Piazza del Campo, quella famosa nel mondo per il Palio di Siena, sono solo poche centinaia di metri.

In Piazza del Campo si trovano i simboli del medioevo senese e del suo glorioso passato, ossia la Torre del Mangia, che si erge imponente dal più importante palazzo senese, il Palazzo Pubblico, un tempo sede della Signoria e del Podestà.

Piazza del Campo, splendido palcoscenico dell'emozionante Palio dalla forma particolare a conchiglia, è senz'altro il cuore di Siena.


La Torre del Mangia.

Ed eccoci qui: pronti a partire come pellegrini, nel cuore dell'inverno, animati dal desiderio di sciogliere il voto giubilare "ad limina Petri".
La basilica e campanile di S. Clemente in Santa Maria dei Servi.
Nel cuore di Siena ancora addormentata imbocchiamo via Roma e incrociamo la chiesa di S. Martino di Tour.

La Via Francigena esce da Siena attraverso Porta Romana in direzione sud.


Fuori dalla città davanti a noi si apre davanti a noi il tipico paesaggio collinare toscano dove olivi e cipressi dominano la vegetazione...
... mentre alle nostre spalle il profilo di Siena continuerà ad accompagnare i pellegrini ancora per diversi km.
Lungo la Via sono numerosi gli "ausili" ai pellegrini: informazioni on line per tecnologici possessori di smartphone... 
... oppure più semplici ma altrettanto efficaci indicazioni con cartelli stradali.

Passiamo nei pressi della Certosa di Maggiano ora albergo di lusso.


La Via entra nei dolci saliscendi della collina toscana.


Dietro di noi il profilo oramai lontano della città di Siena.

I campanili della Cattedrale e della basilica dei Servi, con la Torre del Mangia.
La strada della Certosa.
Prima di entrare in una zona industriale, nei pressi del torrentello Riluogo, troviamo una fontanella.
Camminiamo su bella pista ciclabile a fianco della strade comunale di Fonte Murata prima dell'abitato di Isola D'Arbia. Siamo nella zona conosciuta come Crete Senesi. In lontananza intravvediamo la "Torre dei pomodori", esempio di archeologia industriale, ossia un enorme silos costruito negli 60 e mai entrato in funzione.
La "Torre dei Pomodori".
Nei pressi di Isola D'Arbia lungo il cammino troviamo tutta una serie di indicazioni.

Il tratto collinare del cammino tra Isola D'Arbia e la Grancia di Cuna.
La Grancia di Cuna: una delle testimonianze meglio conservate di fattoria fortificata medievale. Qui si raccoglieva tutto il grano prodotto nelle campagne circostanti. Fin dal XII° secolo esisteva uno "Spedale" dedicato ad accogliere e dare assistenza a pellegrini e mercanti transitanti lungo la Via Francigena che, nei pressi, scavalcava l'Arbia.
Decidiamo di entrare a Monteroni D'Arbia, centro delle Crete Senesi, per pranzare. Qui troviamo conservato un bellissimo mulino fortificato risalente alla prima metà del secolo XIV. L'imponente edificio figura tra le proprietà della vicina Grancia di Cuna.
Continuiamo il nostro cammino lungo la parte vecchia di Monteroni D'Arbia per poi risalire dall'abitato verso le colline.
Naturalmente lungo il cammino non mancano cartelli "interessanti" con cui la gente del posto vuole comunicare con quanti transitano e non necessariamente sono dei pellegrini...
Lasciata Monteroni D'Arbia il cammino percorre la morbida cresta di una serie di colline (Poggio del Cipressino, Poggio del Perino e del Greppo) seminate a grano oppure appena arate e pronte per la semina.







VF: Via Francigena
Si arriva all’antico borgo di Quinciano dove si ha una bella veduta su Lucignano d’Arbia. Da notare la cappella ottagonale "Pieri Nerli" del 1800.



Il borgo di Quinciano.
Dopo Quinciano la Via prosegue lungo la ferrovia Siena-Buonconvento che si costeggia fino al Podere la Chiocciola dove si prende a sinistra su un ponte che attraversa la ferrovia in direzione di Ponte d’Arbia.





Ecco le prime case di Ponte D'Arbia...
... e il ponte sul fiume Arbia.
Superato il ponte medievale si arriva al Centro Culturale Cresti che funziona anche come albergue per i pellegrini.
L'ingresso del Centro Cresti, l'albergue in cui il sig. Massimo, Priore Compagnia S. Sebastiano Martire, ci ha preparato una stanza con una doccia calda. Un caro grazie a Massimo e a suo figlio per la fraterna accoglienza.



Al termine del giorno i km percorsi sono quasi 30. 

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